10 curiosità sulla moda scelte da Khloè
10 curiosità sulla moda scelte da Khloè
Conoscere il mondo fashion è una continua sorpresa: le curiosità sul mondo della moda sono davvero tantissime! Molte hanno a che fare con le origini di accessori o capi che per noi sono oggi d’uso comune, o su cambiamenti di tendenze che ci fanno scoprire costumi.. insospettabili.
In questo articolo abbiamo selezionato quelle che ci sono sembrate più divertenti o interessanti. A proposito: sapevi che la parola moda non era in uso prima del seicento? Venne introdotta dal francese, e prima di allora si parlava di “foggia”: i fashion lover, prima di allora, erano detti “foggiani”. E anche le sfilate sono di recente introduzione: le nuove tendente erano solitamente fatte circolare tramite dipinti, stampe o bambole!
Dopo questa breve introduzione… via libera alle 10 curiosità sulla moda scelte da Khloè Femme.
Le prime riviste di moda erano rivolte ad un pubblico di lettori al maschile. La prima in assoluto fu pubblicata in Francia, nel 1678, e si chiamava Le Mercure Galant. Al suo interno venivano trattati vari argomenti in tema di costume. Occorrerà attendere altri 16 anni per trovare una rivista di moda femminile.
Passione tacchi. Vi sembra strano oggi vedere Achille Lauro con i tacchi a spillo? Non lo sarebbe stato qualche secolo fa, quando tacchi erano indossati indistintamente da uomini e donne. E c’è una ragione: il tacco aiutava gli uomini ad ottenere una maggiore stabilità a cavallo (bella scusa, eh?), tenendo il piede sicuro nello stallo. C’è di più: nel 1670, con re Luigi XIV, il tacco divenne uno status symbol. Il re prediligeva la scarpe con tacco e suola rossa, tanto che arrivò ad emanare un editto: i tacchi rossi erano riservati solo ai membri della sua corte. Ancora oggi il tacco rosso è sinonimo di esclusività, tanto che il designer Christian Louboutin ha registrato le sue creazioni con suole rosse citando in giudizio Yves Saint Laurent e Charles Jourdan per averlo copiato.Quando passa l’uso dei tacchi al maschile? A metà del XVIII secolo.
Gli strass dell'abbigliamento sono eredità del mondo della gioielleria: nel XVIII secolo, il gioielliere viennese Joseph Strasser realizzò dei chicchi di vetro colorati, i primi strass (dal suo nome) della storia. Verranno presto applicati su abiti, scarpe e accessori nei secoli a venire.
Little black dress? Non fino alla fine dell’Ottocento, a meno che non si facesse parte della servitù o non si avesse un lutto da rispettare: non era infatti un colore di uso comune o quotidiano presso gli altri strati della società.
Avete presente i film d’epoca in cui le donne svengono al primo accenno di emozione? No, non era esagerate, ma solo costrette all’interno di corsetti… mozzafiato. Danneggiavano la colona vertebrale, comprimevano i polmoni, arrivavano a incrinare o rompere le costole ed altre varie conseguenze sugli organi interni, i corsetti spariscono infine dall’abbigliamento femminile. La fine di tutte le costrizioni in campo di abbigliamento ha un nome ed è Madeleine Vionnet, che introdusse il taglio di sbieco e un certo uso del drappeggio rivoluzionando la vestibilità dei capi.
Il rosa shocking – una variante dell'attualissimo magenta - è stato inventato dalla stilista italiana Elsa Schiaparelli nel 1937, diventato popolare grazie a Marylin Monroe, e indossato ancora oggi da top vip come Lady Gaga.
La Fashion Week non esisteva prima del 1943. Nacque come conseguenza della seconda guerra mondiale, a New York, come iniziativa per promuovere la moda locale dal momento in cui era impossibile importare gli abiti dall’Europa. A guerra finita, l’uso si estese ad altre capitali della moda: Parigi, Londra, Milano.
Coco Chanel non ci ha solo donato l'uso del cocktail dress nero, ma anche della borsa a tracolla, nel 1926, e della scarpa slingback, nel 1957, conosciuta – per l'appunto – anche come Chanel. Coco ha anche introdotto l'uso di tessuti come il jersey e il tweed per la produzione dei capi, che prima erano considerati poco pregiati per l'abbigliamento femminile di alta moda.
Jeans come Genova: Levi e Strauss hanno copiato l’uso di un tessuto che veniva impiegato proprio a Genova per coprire le merci in transito al porto, nel XV secolo. E proprio dal nome della città deriverebbe il nome di questo capo: Genova, in francese Genes, da cui Jenes e Jeans.
A proposito di green... Nel 2019, il brand di moda Gucci ha lanciato una linea di abbigliamento e accessori realizzati con materiali riciclati e sostenibili. La linea, chiamata "Off the Grid", include capi di abbigliamento realizzati con tessuti riciclati come il poliestere e il cotone, e accessori come borse realizzate con materiali riciclati come il nylon e il poliuretano.